Alla stipula del contratto d’affitto è bene richiedere il deposito cauzionale, in questo articolo vedremo come funziona. Ci sono molti aspetti da prendere in considerazione quando si affitta un appartamento a terzi. Il proprietario dell’immobile, mette a disposizione i suoi locali, con la possibilità quindi, per l’inquilino, di entrare in possesso e di utilizzare i beni a suo vantaggio.
Per questo motivo il proprietario ha diritto di tutelarsi, nel caso ci sia una qualsiasi inadempienza, chiedendo una garanzia per la buona prosecuzione del contratto di locazione.
C’è la possibilità, quindi, di richiedere formalmente all’inquilino il deposito cauzionale, che è una somma di denaro da ricevere in fase di contratto d’affitto.
Il deposito cauzionale è una formula di garanzia che si può chiedere non solo in caso di affitto ma anche di fronte a nuove forniture elettriche o gas, anche per il noleggio di un’auto o per altri servizi attraverso un bene materiale.
Di seguito vedremo, nello specifico, come perché è importante stabilire un deposito cauzionale, in che modo funziona rispetto al contratto d’affitto e come l’inquilino può riprendere la somma versata a garanzia.
Ma prima è bene fare una veloce distinzione tra deposito cauzionale e caparra, che spesso vengono confusi tra loro. Per certi aspetti hanno una funzione simile ma non sono, di fatto, la stessa cosa.
La caparra è una quota parte dell’affitto accordato che viene richiesta in anticipo a garanzia dell’effettiva presenza dell’inquilino, al momento stabilito. Possiamo fare l’esempio di fronte ad un contratto breve di tipo turistico: l’inquilino versa l’anticipo che poi verrà reso al momento del suo ingresso nell’appartamento. In caso contrario, se l’inquilino non dovesse presentarsi o disdire fuori tempo massimo, la quota della caparra versata, rimane al proprietario a compensazione della perdita di un possibile altro affitto.
Il deposito cauzionale, o cauzione, come vedremo invece è una quota accordata che il proprietario si tiene fino al termine del contratto d’affitto.
Vediamo qual’è la funzione del deposito cauzionale, che come abbiamo visto, è una garanzia per il proprietario dell’immobile nel caso di inadempienza da parte del conduttore del contratto d’affitto.
La fiducia sulla parola non può bastare quando siamo di fronte alla fornitura di servizi e di beni di questo calibro. La tutela per l’immobile o sul rischio di non ricevere i canoni d’affitto, deve essere presa in considerazione.
Il deposito cauzionale è una formula di garanzia utile anche e soprattutto nei casi in cui ci siano delle discordie tra le parti e si è obbligati a presentarsi, per esempio, davanti alle autorità giudiziarie.
Decidere di accordare questa garanzia cauzionale permette al proprietario di avere una determinata tutela di fronte a numerosi problemi, quali:
Stabilire i termini e tutte le clausole di un deposito cauzionale non è comunque una cosa semplice.
Il consiglio è di affidarsi a persone esperte e specializzate che sappiano dare tutte le indicazioni necessarie su questa cauzione. Con semplificaffitto, avrai una polizza fideiussoria con primaria compagnia assicurativa, in sostituzione del deposito cauzionale, con la quale si hanno coperture più corpose e complete.
Vediamo come funziona il deposito cauzionale nel contratto di locazione. Come abbiamo detto, la cauzione è una garanzia prevista e consigliata di fronte a diverse tipologie di servizi che prevedono l’uso di un bene materiale.
Per questo motivo, anche per il contratto di locazione, è bene stabilire il deposito cauzionale, specificando nelle clausole ogni aspetto che lo riguarda:
In questo modo, di fronte al mancato pagamento di un canone di affitto o a dei danni verificati in casa dell’inquilino, tramite il deposito cauzionale, il proprietario può avere un minimo di tutela sulla perdita che ha subito.
É una prevenzione cautelativa che permette al proprietario di essere coperto in base all'inadempienza subita, trattenendosi parte o il totale della quota di deposito cauzionale.
Questo può avvenire a fine contratto, quando si dimostrano casi di danni all’immobile. O durante il corso del contratto, in una fase in cui è necessario, per esempio, richiedere all’inquilino, lo sfratto per morosità e la conseguente risoluzione anticipata del contratto.
In questi casi, il deposito cauzionale viene trattenuto a favore del proprietario, a garanzia della perdita subita o a compensazione dei canoni non versati.
Il deposito cauzionale è una tutela per il proprietario, ma se non sussistono fatti per i quali debba essere trattenuta, la somma di denaro va resa al conduttore.
Vediamo infatti, quando il locatario può chiedere la restituzione del deposito cauzionale.
Il futuro conduttore del contratto, nonché inquilino dell’immobile, deve essere messo al corrente, prima della stipula della locazione, che dovrà versare una quota in denaro per il
deposito cauzionale. La somma, solitamente, è pari a una o più mensilità. Tale aspetto viene liberamente concordato e deciso tra le parti del contratto.
Il deposito cauzionale non è una somma di denaro persa per l’inquilino, bensì un versamento in denaro, trattenuto per rispondere in caso di sua inadempienza alle clausole del contratto.
Al termine del contratto d’affitto, nel momento in cui il proprietario verificherà lo stato dell’immobile e non risultino pendenze a suo favore, dopo avere ricevuto le chiavi dell'appartamento, contestualmente riconsegnerà la quota del deposito cauzionale.
Nel verbale di riconsegna, da far firmare a entrambe le parti, si indicano: lo stato dell’immobile, la riconsegna delle chiavi e il recupero della quota di cauzione versata.