Per un proprietario d’immobile è utile conoscere le detrazioni fiscali sugli affitti 2022 dedicate ad un inquilino, stabilite in base alla tipologia di contratto di locazione stipulata. In questo modo il locatore può facilitare la scelta di una locazione piuttosto che un’altra, seguendo le proprie esigenze ma anche quelle dello stesso conduttore del contratto. Un accordo agevolato e pensato al meglio anche dal punto di vista fiscale, permette sicuramente un’intesa migliore.
Come sappiamo, l’affitto di un appartamento può essere stabilito tra proprietario e inquilino in base a diversi accordi, che prevedono dei contratti di locazione differenti tra loro. Come per esempio il contratto a canone libero o tramite un contratto a canone convenzionato o concordato.
La forma del contratto stesso, ha delle caratteristiche particolari e, allo stesso modo, permette delle differenti detrazioni fiscali sugli affitti 2022. Infatti in questo articolo andremo ad approfondire meglio quali sono queste agevolazioni fiscali, dedicate ai diversi tipi di locazione che si possono stipulare. Vedremo inoltre come, per contratti di locazione concordati con ragazzi dai i 20 e i 30 anni, la detrazione fiscale sugli affitti sia oltremodo conveniente.
Le detrazioni fiscali su contratto a canone libero cambiano in base al reddito dell’inquilino, soprattutto se basso e sotto una determinata soglia.
Ricordiamo in breve che il contratto di locazione a canone libero, chiamato anche contratto 4+4, prevede termini di durata pari a quattro anni, che si rinnovano automaticamente per i successivi quattroi. La quota del canone di affitto è stabilita in libertà tra le parti, rispettando comunque i limiti e le condizioni territoriali previsti.
L’agevolazione che spetta all’inquilino, grazie alla possibilità di usufruire della detrazioni fiscali sugli affitti 2022, può arrivare fino ad un importo di 300,00 euro nel caso in cui il suo reddito complessivo non superi i 15.496,71 euro annui.
Ma nel caso il reddito dell’inquilino rientri nello scaglione successivo, ovvero dai 15.496,71 euro ma entro ad un massimo di 30.987,41 euro, le detrazioni fiscali sugli affitti 2022 copriranno un importo di 150,00 euro. Per scaglioni di reddito superiori, non si prevedono invece agevolazioni fiscali.
Per il locatore ricordiamo che un vantaggio su questa tipologia di contratto, a canone libero, può essere costituito dalla scelta del pagamento delle tasse tramite cedolare secca, avvalendosi perciò di un’aliquota sostitutiva del 21%. Un’aliquota standard e molto inferiore rispetto alle aliquote variabili, stabilite per i diversi scaglioni di reddito con i quali vengono pagate le tasse nel regime fiscale ordinario.
Vediamo ora come funzionano i calcoli sulle detrazioni fiscali sugli affitti 2022, su contratto a canone convenzionato o concordato.
Il contratto a canone concordato è conosciuto anche come contratto 3+2 e i termini sulla quota d’affitto sono regolamentati dalle associazioni di categoria, lasciando comunque la libertà alle parti di concordare appunto, un importo consono per entrambi, solitamente più basso rispetto all’importo pattuito per un contratto a canone libero. La durata di questo contratto deve essere di almeno tre anni, con il rinnovo di altri due.
Le detrazioni fiscali sugli affitti 2022 relative a questa tipologia di contratto, si basano sugli stessi scaglioni indicati prima ma con importi diversi. Vediamo pertanto il vantaggio degli inquilini che hanno un basso reddito o che rientrano in nei limiti dei seguenti scaglioni:
Per il proprietario dell’immobile messo in affitto tramite il contratto di locazione a canone concordato, ecco che l’agevolazione fiscale è possibile sempre tramite la scelta del pagamento delle tasse tramite la cedolare secca. Per questa tipologia di contratto, l’aliquota sostitutiva può scendere dal 21% al 10% nel caso in cui ci siano dei requisiti particolari come quando l’appartamento messo in affitto sia situato in comuni densamente popolati.
Ci si trova di fronte a una casistica particolare quando parliamo invece di detrazione per giovani tra i 20 e 30 anni. Nello specifico, l’inquilino può ricevere delle agevolazioni fiscali sugli affitti 2022 ancora maggiori, in base ad un basso reddito. Vediamo in che modo e con che novità a partire dal 1° gennaio 2022:
Le agevolazioni dedicate alle detrazioni fiscali sugli affitti 2022 non possono essere cumulative. Di conseguenza è necessario, per gli interessati, fare una valutazione del tipo di contratto da stipulare, in base alle esigenze e alle possibilità che spingono una persona a prendere in affitto un appartamento o una casa.
I motivi possono essere i più disparati, come per esempio trasferimenti momentanei per lavoro, motivi di studio o altro. Pertanto, le dinamiche cambiano e, come proprietario, è conveniente capire quale genere di contratto è utile scegliere. Sia per sé stesso che per un inquilino, soprattutto se giovane e a basso reddito.
Stabilendo così la soluzione ideale sulla tipologia di contratto di locazione da stipulare, per far in modo che l’inquilino usufruisca delle migliori detrazioni fiscali sugli affitti possibili per l’anno 2022.