Il proprietario di immobili da affittare ha l'interesse di capire come si calcola l'affitto della sua casa. Conoscere le modalità per stabilire un canone adeguato, sia per proprietario che per inquilino, è il primo passo per poter gestire al meglio le locazioni.
Una persona alle prime armi, che vuole affittare un appartamento senza sapere come fare, ha necessità di essere supportata da persone competenti e professionali che riescano a darle tutte le informazioni necessarie per agire al meglio. Consulenti specializzati, come quelli di Semplificaffitto, sono in grado di consigliare al meglio il proprietario su come calcolare l'affitto della casa da osare in locazione a terzi.
In questo articolo vedremo quali sono alcuni fattori principali che influenzano l'importo dell'affitto, come la posizione della casa, le sue dimensioni e la sua classe energetica.
Ma è bene ricordare anche che ci sono altre variabili che possono determinare e incidere particolarmente sul prezzo calcolato per l'affitto della casa di un proprietario, come la tipologia di contratto di locazione.
Se a canone libero o concordato, se transitorio o per studenti, se breve oa uso foresteria, la rata accordata varia in modo diverso, non solo in base agli accordi, liberi o meno, ma anche in base alle disposizioni territoriali previste per legge sul quel tipo di contratto.
Ci sono delle tabelle di valutazione per classificare il valore minimo e massimo del canone d'affitto, in base alla durata e al tipo di contratto, a seconda di dove è ubicata la casa e delle sue caratteristiche.
Il prezzo del canone che si calcola per l'affitto della casa varia a seconda di dove si trova la casa stessa. Ovvero, il quartiere nel quale è situato l'appartamento da mettere in affitto, oltre a garantire determinate tipologie di locazione e di inquilini, mette in condizione di poter applicare, di conseguenza, un prezzo piuttosto che un altro.
In base alle caratteristiche della zona in cui si trova l'immobile, è possibile proporre e studiare l' affitto su misura rivolto solo a un determinato tipo di persone , che pagherebbero un determinato scaglione di prezzo.
Se l'appartamento del proprietario si trova in quartieri universitari, sarà più comodo e facile poter cedere in locazione la casa perlopiù agli studenti, probabilmente a un prezzo più favorevole all'inquilino, rispetto a una locazione abitativa di diverso tipo. Ma, in questi casi, si ha la possibilità di avere, grazie alla tipologia di contratti rivolta agli studenti, delle agevolazioni fiscali sulle aliquote irpef, delle tasse da pagare, in caso di regime a cedolare secca.
Il calcolo sull'affitto di una casa è diverso invece se siamo in una zona residenziale, pressoché centrale rispetto al paese e ben servita da mezzi pubblici. L'interesse per famiglie che cercano la praticità e la comodità delle cose, è di una certa tipologia, che condiziona per forza anche il valore dell'affitto stesso, che si alza in base alla qualità della zona e dei servizi presenti.
Ancora, se l'appartamento da mettere in affitto è situato in località turistiche, è ovvio che sia favorevole e conveniente capire, con il consulente specializzato, di fornire un tipo di proposta per un canone agevole a persone che cercano brevi giorni di villeggiatura.
Nel caso in cui, invece, l'immobile sul quale calcolare il canone d'affitto, sia ubicato in una zona ad alta densità abitativa, è possibile sottoscrivere dei contratti di locazione a canone concordato, che consentono delle agevolazioni sulla tassazione da pagare.
Non è scontato fare un calcolo sulle spese che un proprietario ha rispetto al canone mensile che percepisce. Per questo è importante avere una visione globale delle cose e stabilire dei prezzi adatti e anche concorrenziali , il che non guasta.
Come detto, le dimensioni della casa da affittare, e il numero di stanze che la compongono, sono dei fattori che incidono anch'essi sul come si calcola l'affitto di una casa.
In questo caso, la determinazione del valore è totalmente matematica e va calcolata sulla metratura della casa , alla quale verrà aggiunta una maggiorazione in base agli scaglioni sulla dimensione della stessa.
La superficie dell'immobile da affittare e sul quale calcolare l'affitto, si determina per esempio considerando i metri quadri utili , composti dal 100% delle zone calpestabili, 80% dei box e 25% da soffitte, balconi, terrazze e cantine.
La classe energetica in un immobile da affittare ha un impatto favorevole sul calcolo dell'affitto della casa.
Ricordiamo che, tra i requisiti previsti per un appartamento da affittare, è necessario che:
Avere impianti, installazioni e elettrodomestici, oltreché funzionanti, anche energeticamente efficienti, garantisce e permette di ottenere una classe energetica maggiore di tutto l'immobile. Questo incide sulla qualità dell'appartamento e di conseguenza anche sul canone dell'affitto, che può essere superiore.
Avviare, per esempio, delle manutenzioni per migliorare lo stato di impianti vecchi, che hanno bisogno di essere aggiornati con sistemi più efficaci ed efficienti, può essere un vantaggio per un canone maggiore un domani.
Lo stato di qualità e qualificazione energetica di un immobile è un aspetto oramai di massima importanza. Gli inquilini sono spesso incentivati a scegliere un immobile con una classe energetica molto alta, che permette un risparmio energetico e un minor consumo.
Di conseguenza, una classe energetica che sale dalla A in su, permette sicuramente un calcolo dell'affitto più profittevole per il proprietario dell'immobile.
Per avere un costo indicativo, è bene appoggiarsi ad advisor professionisti come Semplificaffitto che, in base alle tabelle prestabilite dei minimi e dei massimi, può dare riferimenti esatti sul calcolo dell'affitto di una casa. Contattaci per richiedere la nostra assistenza contrattuale su come calcolare il canone d'affitto del tuo immobile.