Come ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica APE, per l’appartamento da dare in affitto? In questo articolo vedremo l’importanza di questo documento e in che modo è facile ottenerlo per poter affittare un’abitazione, da consegnare ad un inquilino.
Per poter affittare casa in tutta tranquillità, ma soprattutto per poterlo fare a norma di legge, ecco che il proprietario dell’appartamento deve essere munito di alcuni documenti necessari, da consegnare prima o durante la stipula del contratto di locazione.
Uno tra questi è certamente l’attestato di prestazione energetica, altrimenti conosciuto come APE. In generale, la redazione dell’attestato di prestazione energetica è obbligatoria, come da D.Lgs 192/05. Infatti, la legge determina il dovere di classificare il livello di prestazione energetica di un immobile, soprattutto se messo in vendita o dato in locazione.
Ogni abitazione necessita di questa documentazione APE, che ne valuta e definisce la classe energetica. In pratica, tramite l’attestato di prestazione energetica, si verifica il consumo di energia dell’edificio, qualificando la sua struttura, gli impianti e le tipologie di installazioni effettuate all’interno e all’esterno dello stabile stesso.
Avere in mano l’attestato di prestazione energetica APE è ,inoltre, un vantaggio per poter conoscere i punti deboli e i punti di forza del proprio appartamento. Il quale può essere classificato tanto, da garantire un valore maggiore nel mercato rispetto a ciò che ci si poteva aspettare. Altresì, di fronte, invece, a uno scarso punteggio di qualificazione energetica, si potrebbe valutare la possibilità di effettuare degli interventi di miglioria che garantiscono un risparmio energetico e rendono l'abitazione più appetibile, rispetto ad altre soluzioni abitative.
L’obbligo di presentare l’attestato di prestazione energetica insieme al contratto d’affitto, decade quando il locatore è proprietario solo di una singola unità abitativa. In questo particolare caso, è necessario, comunque, che venga specificato nel contratto di locazione che il documento non è presente. Ma, il conduttore (ovvero l’inquilino) deve confermare di aver preso visione, in altra sede, del documento APE, dedicato all’appartamento che andrà ad occupare. I termini massimi per presentare l’eventuale documento, sono quelli dettati dalla stipula del contratto.
L’attestato di prestazione energetica, è un documento che va redatto da professionisti certificatori, che devono avere l’abilitazione per poterlo attestare. Di seguito, scopriamo dove poter trovare la persona giusta per redigere un documento APE.
Trovare un professionista abilitato a redigere l’APE, è piuttosto semplice, infatti la richiesta di un certificatore energetico può essere fatta direttamente nel comune dove è ubicato l’immobile da certificare.
Infatti, nel proprio comune di residenza o in quello dell’immobile, è possibile ottenere una lista specifica con i nominativi dei tecnici abilitati ad effettuare l’attestazione del documento APE. Un certificatore energetico deve avere i seguenti requisiti per poter redigere l’attestato di prestazione energetica di un immobile:
Il certificatore energetico, può essere nominato a inizio lavori, in caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni dell'edificio, e va segnalato nelle pratiche edilizie da consegnare al comune. Tra le sue mansioni, ha il dovere di recuperare i dati catastali dell’immobile e controllare la documentazione riguardo a impianti e altro, prima di poter procedere con il sopralluogo. In caso di comportamenti contro legge, rischia severe sanzioni e può essere radiato dal proprio albo di appartenenza.
Il sopralluogo del certificatore è un passaggio indispensabile, nonché obbligatorio, per poter ottenere il certificato di prestazione energetica APE per l’appartamento da mettere in affitto. In quanto, tramite la visita in loco, è possibile, per il professionista abilitato, verificare le caratteristiche strutturali dell’abitazione, valutare impianti e installazioni e soprattutto segnalare il grado di qualificazione energetica globale, nonché di ogni impianto, per classificare la casa nel modo corretto.
Ricordiamo che un certificato di prestazione energetica APE, perde il suo valore, nel caso in cui vengano effettuati, in seguito, dei nuovi lavori di miglioria nell’appartamento stesso. In questi casi, è necessario certificare nuovamente la situazione più attuale dell’abitazione, per avere in mano i documenti aggiornati e validi.
Il certificatore che certifica l’attestato di prestazione energetica APE, come abbiamo visto, deve essere un professionista abilitato e qualificato per espletare questa funzione. Sia che debba certificare un documento APE tradizionale o un certificato di prestazione energetica APE convenzionale (ovvero dedicato esclusivamente ai lavori di riqualificazione energetica, realizzati tramite il superbonus 110%), le modalità per compilare il modello sono pressoché identiche.
Dovrà redigere il documento specifico per l’attestato di prestazione energetica APE, anche tramite metodi semplificati (se si tratta di APE tradizionale), per mezzo dei mezzi telematici messi a disposizione per tale operazione. Il certificato di prestazione energetica per gli appartamenti da mettere in affitto, va redatto secondo norma di legge, seguendo determinati criteri.
Parliamo di messa a norma dopo sopralluogo. Il certificatore energetico, durante il sopralluogo dell’abitazione da mettere in affitto, oltre che verificare e attestare lo stato di prestazione energetica dell'edificio, è obbligato anche a indicare gli eventuali interventi migliorativi da fare sulla struttura della casa o sui suoi impianti e installazioni. Questi lavori da poter eseguire, possono permettere, all’immobile, di raggiungere una classe energetica più alta e dare così al proprietario il vantaggio di un appartamento che può essere riqualificato energeticamente e avere più spazio nel mercato immobiliare dell’affitto.
Altresì, il certificatore energetico potrebbe riscontrare delle anomalie che mettono in condizione il proprietario di dover, per forza, far effettuare degli interventi di messa a norma degli impianti, presenti nell’abitazione da mettere in affitto. In questi casi risulta chiaro che, un immobile può essere affittato solo se garantisce almeno i minimi requisiti di sicurezza, per salvaguardare gli inquilini stessi, nonché per mantenere in ottimo stato lo stabile stesso.